sabato 8 aprile 2017

Sulbiate, elezioni: Stucchi dice di no al Popolo della Famiglia.

Carla Della Torre -  probabile candidato Sindaco
delle attuali minoranze di Sulbiate.
L'accordo tra Cavenaghi e la Civica SI sembrava essere cosa fatta.
Invece, l'intesa è saltata a causa delle celebrazioni delle Unioni Civili. In una dichiarazione al Cittadino oggi in edicola, Andrea Cavenaghi ha dichiarato che Maurizio Stucchi non ha garantito l'impegno di non celebrare tali unioni. Il Popolo della Famiglia continuerà altrove la ricerca di possibili alleanze con partner che condividono le loro battaglie.

Per la minoranza l'unica voce che si esprime è quella di Gigi Fassina del Partito Democratico Sulbiatese:"Al momento stiamo attraversando una fase interlocutoria, ma molto probabilmente la prossima settimana presenteremo il nostro candidato".

Il nome attorno al quale sembrano unirsi molti cittadini di Sulbiate che non hanno condiviso il programma di Stucchi Maurizio e della sua creatura politica - Civica SI -, o che oggi si dicono insoddisfatti della pluriennale gestione amministrativa, è sempre quello: Carla Della Torre, vulcanica volontaria, ex Presidente Pro Loco.

Per quanto riguarda Facciamoci in Quattro per Sulbiate e i suoi principali protagonisti, il Capogruppo Daniela Mattavelli e il vecchio Sindaco, allora democristiano, Gianpiero Cavenago, non ci sono dichiarazioni da segnalare.

Riflessione personale: 


Alcune indiscrezioni dicono che Facciamoci in quattro per Sulbiate non si presenterebbe perchè farebbe fatica a trovare persone per formare la Lista dei Candidati. 

Personalmente invece, non mi sento di escludere che sia una scelta ben oculata, strategica. 
Perché il nome di Carla della Torre è un nome nuovo, forte e capace di unire. 
Facciamoci in Quattro non si presenterebbe alle elezioni per ragioni di opportunità: cioè, per evitare l'errore di dividere i voti delle minoranze e favorire, così come accadde nella precedente consultazione il Gruppo di Stucchi Maurizio. Insomma: "Errare è umano, perseverare diabolico"!

In effetti, non ci sarebbe da stupirsi più di tanto. 
Nessuno può insegnare la strategia o l' abilità  politica a dei "saggi democristiani". 
E di politica sia il Cavenago che la Mattavelli, sulbiatesi "doc", bisogna riconoscere, che ne capisco certamente qualcosa!

emmesse



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