giovedì 6 luglio 2017

I discordi dei due capigruppo - Nostro commento.


Dopo aver pubblicato il primo discorso ufficiale del Sindaco Della Torre CLICCA QUI di seguito ecco quelli dei due capigruppo e un breve nostro commento.







Elena Bortolin Capogruppo di minoranza Civica Sulbiate Insieme.









Paolo Antoniazzi, Capogruppo di maggioranza Civica Per Sulbiate

Signor Sindaco,
Signori Assessori,
Signori Consiglieri,  

anche noi vogliamo ringraziare tutti i Cittadini che si sono recati al voto; con le loro 1049 preferenze hanno consegnato alla lista PER SULBIATE la guida del paese per i prossimi 5 anni.

Faremo di tutto per dare una soluzione ai problemi, per concretizzare “la fiducia sulla parola” che parte della cittadinanza ha espresso nei nostri confronti scegliendoci nella passata elettorale   del’ 11 giugno 2017. 

La nostra azione di governo sarà portata avanti con la massima trasparenza e le motivazioni delle  nostre decisioni saranno chiare e motivate; renderemo evidenti sia i successi che gli insuccessi.

Un grazie ai candidati della mia lista che, non eletti, sono e sicuramente saranno al nostro fianco in questo cammino.

Grazie anche ai tanti che,senza chiedere nulla in cambio,ci hanno accompagnato e supportato in questa campagna elettorale.

Un anticipato ringraziamento anche ai consiglieri di Sulbiate Insieme per la collaborazione, i suggerimenti  e, perchè no, l’aiuto che ci forniranno nei prossimi mesi nell’interesse della collettività.

La maggior parte di noi, di tutti noi  è alla prima esperienza nel ruolo di amministratori ; se siamo qui,se ci siamo candidati ,è perchè siamo certi che dedicare una parte della nostra vita al “bene comune” sia un dovere civile.

Di fronte ai problemi potranno esserci proposte di soluzioni diverse ; l’augurio che faccio a tutti è che ogni volta che si dovrà discutere e votare un provvedimento il “ benessere” dei nostri concittadini abbia il sopravvento.
Non dobbiamo agire contro qualcuno , ma operare assieme  per il bene di tutti.

Il bello della democrazia è che ogni cinque anni una nuova competizione elettorale potra’  definire una diversa “squadra di comando”; questo ci deve indurre a non guardare solo al presente, all'immediato, ad un possibile tornaconto elettorale bensì a  ragionare sul domani  perchè le scelte di oggi possono  avere ed, in taluni casi, avranno effetti sul lungo periodo,sui nostri giovani.

Tutti noi , dovremmo fare del Consiglio Comunale, delle Commissioni, delle Consulte luoghi  di confronto civile, di condivisione di idee e progetti;questa condivisa necessità ,unitamente al reciproco rispetto, renderà,a mio avviso, meno spigolosi e conflittuali i rapporti tra maggioranza e minoranza.

Dovremo rivedere il nostro Statuto e taluni Regolamenti Comunali affinché le norme ivi contenute non complichino le cose semplici, ma siano invece  capaci di liberare nuove “risorse” ed “energie” ed attivare percorsi virtuosi in cui i cittadini possano mettere a disposizione della comunità tempo, energie e competenze. 

Dovremo capire e rimuovere  “ i perchè “ del fatto che il 44,8% dei nostri concittadini abbia rinunciato ad esprimere il voto.
Abbiamo  bisogno di partecipazione, di sentire il calore dei nostri concittadini, di nuove idee e di persone che si impegnino per realizzarle.

Concedetemi un solo accenno alla conclusa campagna elettorale per condannare l’inqualificabile attacco alla lista di Sulbiate Insieme avvenuto con la distribuzione del volantino “dell’uomo mascherato”; è stato sicuramente un gesto isolato , opera di una “persona rancorosa” che, di tanto in tanto, vuole essere protagonista. Si dice che ognuno vende quello che ha.
Ci tengo ad un ringraziamento mio e della lista “PER SULBIATE” al consigliere Maurizio Stucchi per non avere strumentalizzato l’accaduto.

Auguri a tutti  e buon lavoro.                                                                            29 giugno 2017

Paolo Antoniazzi
Capogruppo di “Per Sulbiate”



Il mio commento.

Il discorso del Consigliere Elena Bortolin del Gruppo Sulbiate Insieme  è condizionato e risente non poco della bruciante e larga sconfitta subita da Stucchi Maurizio e dai suoi nuovi collaboratori nell'ultima tornata elettorale. 

Pare quasi che non abbiano ancora compreso e siano sinceramente sorpresi di quanto sia avvenuto. Dimenticano che dopo essere stato sfiduciato dal suo ultimo Consiglio Comunale, l'ex Sindaco Stucchi vinse,  però perdendo anche le precedenti elezioni! Al suo posto fu eletto Andrea Crespi.
Perché la maggioranza dei voti dei cittadini di Sulbiate già allora era finita altrove: esattamente nella somma dei consensi raccolti dalle altre due Liste Civiche incapaci di arrivare ad un preventivo accordo politico.
E' facile supporre che in caso di eventuale ballottaggio (nei comuni sotto i 5000 abitanti non è previsto dalla legge) la Civica SI sarebbe finita già allora trai banchi della minoranza. 

Ma questo, è un opinabile dettaglio  che Bortolin preferisce non ricordare. 

Poche le aperture se non il generico e consueto "sosterremo tutte le vostre iniziative che avranno un beneficio per Sulbiate". 

Che dire: potrebbero fare altrimenti?

Più che un discorso di ampio respiro politico di inizio mandato, volto non all'interesse di bottega, ma al bene comune, pare una non celata e muscolare dichiarazione di guerra che accusa tutto e tutti tranne se stessi e il destino "cinico e baro".

Fa riflettere  e un po' teneramente sorridere l'accusa contro il "finto nuovo"  e "i metodi della politica novecentesca" in uno scritto che a me sembra evidentemente essere uscito da una penna livida di rabbia e rancore del secolo passato.

Se queste sono le premesse, i prossimi Consigli Comunali di Sulbiate saranno uno spettacolo da non perdere: non ci sarà certamente da annoiarsi. 

Staremo a vedere quanto tutto ciò possa essere utile alla Comunità.

Paolo Antoniazzi invece è ecumenico e politicamente corretto. 
Meglio di così, non si poteva fare. 
Non dice cose straordinarie, ma dice cose opportune e giuste.

In questi momenti il vantaggio di essere dalla parte dei vincitori giova e non poco.

E così, tanto per ritornare al secolo passato, di cui personalmente mi vanto di essere nato e di essere ad esso sopravvissuto, chiudo il mio commento con uno dei più celebri aforismi di un personaggio che a me politicamente non ha mai convinto più di tanto, ma a cui ho sempre riconosciuto un'intelligenza politica non comune, Giulio Andreotti, che un giorno disse. " Un mio amico siciliano mi ha detto che il potere logora di più chi non ce l'ha."

Ebbene, temo che l'amico dell' Andreotti dopo la lettura dei questi due discorsi avesse proprio ragione.
Anche lui era certamente un uomo del passato.

emmesse



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