mercoledì 15 marzo 2017

Vimercate - Giunta Sartini legalmente incoerente 52.000 volte in più.

La notizia è questa: gli stipendi della Giunta Pentastellata del Sindaco Francesco Sartini costano ai Vimercatesi,  circa ben 52.000 euro in più all'anno, della tanto vituperata precedente Giunta del Centrosinistra guidata, allora, dal Sindaco Paolo Brambilla.

Il corrispettivo di sei mesi della ex Giunta Brambilla ammontava a 52,002 euro, gli stipendi del primo semestre della Giunta Sartini registrano un totale di 77,803 euro. 
I conti per verifica fateli voi. 

Intendiamoci, tutto regolare: le indennità corrisposte sono calcolate secondo norma di legge, ma, parlano chiaro. 

Si tratta semplicemente di capire se questi soldi spesi in più dai cittadini di Vimercate per l'amministrazione della cosa pubblica saranno un buon investimento oppure no. 
Per ora sono ancora  dell 'idea che sia presto per esprimere giudizi definitivi. 

Resta il fatto che la tanto promessa sbandierata sobrietà, oculatezza, etc. etc.... nella gestione della spesa pubblica, in questo capitolo, registra uno squilibrio abbastanza clamoroso favorevole alla precedente amministrazione, variamente accusata in campagna elettorale. 

Ovviamente è scoppiata subito la polemica.


Sartini ha così tuonato: "Tutto falso! La precedente giunta aveva una situazione fiscale, previdenziale e lavorativa diversa, a partire dal fatto che gli assessori non erano impegnati a tempo pieno in Comune. Questo mio impegno fa veramente paura a chi sperava di diventare sindaco con la prospettiva dell’indennità piena senza però dedicarsi a tempo pieno a questo compito. Pertanto, i titoli così come i commenti rilasciati da una minoranza che ben conosce le norme al riguardo, non sono ascrivibili solo ad uno stile politico-giornalistico di basso profilo. Per tutto questo, io e gli assessori stiamo valutando, insieme ai nostri legali, le più opportune azioni a tutela delle nostre persone, dei nostri singoli ruoli e della Giunta stessa in quanto Organo dell’Ente Comunale.”

Non si è fatta attendere la replica di Mascia del Pd di Vimercate: "A seguito degli articoli di stampa usciti relativi all'importante aumento di spesa del Comune di Vimercate per il pagamento delle indennità della Giunta a 5 Stelle rispetto a quella precedente, il Sindaco, con un comunicato, ha minacciato azioni legali nei confronti dell'opposizione e in particolare della sottoscritta che, a suo dire, "avrebbe paura del suo impegno perché avrebbe voluto fare il Sindaco part time con l'indennità piena".

Al Sindaco allora mi sento di rivolgere questo messaggio.
Caro Francesco Sartini,
io non ho affatto paura del tuo impegno.
Anzi, lo apprezzo.
Siete voi che avete infamato me in campagna elettorale, diffondendo un video tagliato ad arte, dove avete volutamente cancellato la parte del mio ragionamento, così da descrivermi come un'arrivista ingorda di denaro.
Spiegavo, nel ragionamento soppresso, che avrei tenuto il lavoro perché per me è garanzia di libertà e di indipendenza dalla politica e per tenere un piede nel paese reale. Il rischio del rinchiudersi nelle stanze del Palazzo e' infatti quello di perdere la dimensione di quanto accade intorno a noi.
Nei tre anni da Assessore ho, del resto, dimostrato di dedicare più tempo al Comune che al mio lavoro e alla mia vita.
Ho partecipato a centinaia di appuntamenti di cittadini e associazioni: mattina pomeriggio e sera. Cosa che, invece, non mi risulta che facciano i tuoi Assessori, benché, come dici tu, siano operanti a tempo pieno e si siano dotati di un ufficio nel Palazzo e di un computer che noi non avevamo.
Già .. io, noi, abbiamo sempre usato strutture e computer personali per lavorare per il Comune.
E avrei continuato a farlo se avessi fatto il Sindaco, con la stessa dedizione e lo stesso sacrificio. Come, del resto, prima di te, lo hanno fatto tutti i Sindaci che si sono succeduti alla guida di Vimercate, senza peraltro ricorrere ai trafficanti.
Quello che forse non ho detto nella sera in cui è stato registrato il video, è che non ho un lavoro subordinato come il tuo, che mi consente di andare in aspettativa per cinque anni: ho un lavoro autonomo e, tra l'altro, una dipendente subordinata a cui pago stipendio e contributi, che ha un marito in cassa integrazione e due figlie adolescenti.
Smettere o ridurre il lavoro mi avrebbe costretto a licenziarla.
Caro Francesco, anche io, al tempo, ho valutato azioni legali contro chi ha diffuso questo infamante video, ma alla fine ho desistito perché ho ritenuto di dover imparare ad accettare le critiche, anche se ingiuste e dolorose.
E' la dialettica politica.
Prova a fare altrettanto.

Redazione


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