domenica 17 luglio 2016

Punire i clienti per fermare la prostituzione.

Presentata la proposta di legge n. 3890

PROSTITUZIONE E' UNA TORTURA. Fermiamo questa tratta!


Non ne hanno parlato in molti.
Noi la condividiamo e ci adoperiamo per diffonderla e sostenerla.

Per ora in pochi sono a conoscenza di questa proposta di legge che ha raccolto in Parlamento molti consensi trasversali ( con l'esclusione dei parlamentari del M5s! - fonte Avvenire 14/07/2016) ed è stata presentata da pochi giorni a Montecitorio insieme all'Ass,ne Papa Giovanni XXIII e ad alcuni gruppi scout di Pistoia impegnati in progetti anti tratta.

Prima firmataria la deputata PD Caterina Bini. Qui la pagina f.b.
Qui il sito di Caterina.

La legge mira a reprimere la domanda prevede multe per i clienti da 2500 a 10000 euro, nel caso di recidiva la pena prevede un anno di carcere che nel caso di prima condanna è scontabile anche con lavori di pubblica utilità.

Una risoluzione di Bruxelles dello scorso hanno chiede agli stati di orientarsi verso il modello nordico che ha introdotto il reato di acquisto di servizi sessuali.

In questo modo la Svezia ha ridotto la prostituzione dell'ottanta percento, e hanno legiferato in merito Inghilterra, Islanda, Irlanda e due mesi fa anche la Francia.

La prospettiva per capire è semplice.
Ecco di seguito,le parole di una delle vittime.

Stefania arrivata in Italia dalla Romania a 17 anni, oggi ne ha 24 e un corpo coperto da cicatrici per le botte subite:"Approvate presto una legge che punisca i clienti perchè la prostituzione non è un lavoro, è una tortura!"


Gli introiti della multe confluiranno in un Fondo per le misure anti-tratta.

Le schiave del sesso in Italia non accennano a diminuire.
Secondo Ass,ne Papa Giovanni XXIII queste sono le stime:
75/120.000 persone vittime di novemilioni di clienti italiani che muovono un giro di affari di novanta milioni di euro al mese. La maggioranza ha un' età compresa tra i 13 e i 17 anni. Il 65% si prostituisce in strada.

Lanciando la campagna "Questo è il mio corpo", CLICCA QUI,così ha dichiarato il presidente G. Ramonda:"Noi chiediamo alle ragazza, quanto vuoi, ma, quanto soffri". - "Non ci limitiamo a dare una mano a queste ragazze, aiutandole a portare la croce, ma chiediamo a chi fabbrica questa croce di smetterla".

In estrema sintesi la legge dice chiaramente che il corpo umano non può essere oggetto di mercato e che il cliente è corresponsabile del dramma di queste donne. 

E' un notevole salto di qualità, di civiltà, di consapevolezza collettiva, di respetto per l'essere umano, in questo caso in particolare donna, e spesso poco più che bambina.

Se vuoi saperne di più e magari aderire on line sottoscrivendo un appello 
al Presidente del Consiglio perchè si adoperi per sostenere la proposta.
grz






2 commenti:

  1. Il proibizionismo è l'acqua del pesce Mafia ed è meglio evitare questo dove si può, come il sesso a pagamento tra adulti e consenzienti. Inoltre, in ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali, per non dire di osservare le stesse professioniste con uno smartphone in mano ed anche un’autovettura a disposizione. La risposta a tutto questo è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.

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    1. Grazie per aver commentato, però se può, la prossima volta, se è in suo possesso, pubblichi con account google, così da non risultare anonimo, o almeno si firmi. Perché commenti anonimi, preferibilmente non li pubblichiamo.

      Dice cose vere e per certi aspetti anche condivisibili, ma, che la schiavitù del sesso non sia diffusa in Italia non è corretto e in ogni modo, anche se schiava fosse solo una ragazza io credo che meriterebbe tutto il nostro impegno perchè questo non sia.

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