giovedì 22 settembre 2016

Unione dei tre parchi? Cinquestelle: NI' grazie!

CINQUESTELLE:
PER ORA
NI' GRAZIE
!
Ho sempre pensato che quando si unisce e non si divide sia cosa positiva.

Quando nel 2014 venni a sapere che Vimercate, Burago, Carnate, Ornago avevano costituito sotto la bandiera dell’ Unione dei tre parchi la prima unione tra comuni della Brianza mi sembrò un  fatto molto positivo: un' esperienza volano da prendere a modello per possibili altre unioni tra Comuni vicini.

Di questo progetto, le "parole magiche" erano e dovrebbero essere: obbiettivi comuni, sinergie,  capacità di lavorare insieme. Mentre, la condivisione di professionalità, l'erogazione di servizi omogenei su un ambito territoriale vasto, economicità, etc., le ragioni qualificanti di questa novità.  

Insomma, un disegno ambizioso che  puntava molto in alto, immagino con la consapevolezza delle grandi difficoltà da superare. 

Si osava, in altri termini, guardare oltre lo steccato del proprio orticello, un po' più in là, in vista di nuovi più ampi e virtuosi orizzonti.

Gli effetti , i risultati, con pazienza, tenacia, lungimiranza, con il tempo si sarebbero poi manifestati. Ma che cosa avrebbe dovuto ricadere sul territorio a vantaggio dei cittadini? 

Ovviamente. minori costi, maggior efficienza ed efficacia dei servizi offerti.

Però, ho sempre saputo anche che unire interessi politici o economici, che pur dicendo di condividere molto, sono per appartenenza o rappresentanza partitica diversi tra loro, è azione tra le più difficili e complesse. Imprescindibile la capacità di mediare e arrivare a compromessi. Insomma: di fare politica.

Infatti, già sul finire del 2015 l’Unione dei tra parchi perse uno dei sui componenti. 
Burago, sostenendo che la partecipazione tra i Comuni dell’Unione fosse insufficiente preferì uscire dal gruppo, però, con la seguente precisazione: «Se le minoranze del Consiglio dell'Unione dovessero compattarsi per chiedere più partecipazione e uno studio di fattibilità dei prossimi conferimenti, e se il Consiglio accogliesse tali istanze, allora potremmo mostrare nuova apertura».
I primi risultati che dopo il primo anno di vita fu possibile verificare dalla nascita dell’Unione, furono quelli delle attività dei comandi di polizia locale. E furono risultati molto positivi: clicca quiAltro non saprei aggiungere. 

Oggi con l'avvento della maggiore rappresentanza dei consiglieri cinquestelle in Consiglio dell'Unione dei tre parchi è cambiato tutto. Dopo le ultime amministrative, sono a loro dover dimostrare capacità di guida e di indirizzo sovra comunale nell'interesse generale di un territorio più vasto.



Nell'ultimo consiglio che si è svolto il 12 settembre, però,forse impreparati o forse perchè la situazione è oggettivamente complicata, non hanno dimostrato di avere le idee chiare circa il futuro dell'ente. 


In Consiglio si sono scombinati tutti i precedenti equilibri. 

Ora in maggioranza siedono i 6 consiglieri cinquestelle di Vimercate, da sempre critici verso l'Unione, insieme ai 4 di Ornago e Carnate, che invece il progetto lo hanno sempre sostenuto; nella minoranza, invece, ci sono 2 consiglieri del PD di Vimercate favorevoli, insieme a 4 di centrodestra contrari. Un rompicato ben complicato da risolvere che lascia prefigurare niente di buono circa le possibilità di vita dell'Ente, salvo l'arrivo di nuovi e al momento inimmaginabili avvenimenti.

Patrizia Teoldi  consigliere dei Cinquestelle ha precisato al Cittadino la posizione del
Patrizia Teoldi - Cinquestelle Vimercate
Movimento:"La nostra posizione è chiara, non siamo contrari a livello generale, ma non vediamo di buon occhio questa unione. La scelta di questo Ente non andava calata dall'alto ma doveva essere fatta in modo partecipato con i cittadini. Non è stata fatta un'analisi precisa sui costi e benefici della Polizia Locale. Non ci sono stati miglioramenti di servizio e economicità". 

Teoldi poi in ogni modo ha approvato "per senso di responsabilità" il bilancio. 
Successivamente si è "sfogata", cioè ha meglio precisato le critiche e le difficoltà, sul blog del Movimento di Vimercate con questo post dal titolo: " Il Consiglio dell'Unione dei Comuni? Nonsense!"

Carlo Amatetti invece, nominato Capogruppo, per l'occasione ha votato diversamente dai suoi consiglieri. Qui il testo per conoscere il suo intervento.

Il suo è un ragionamento abbastanza articolato e in buona parte condivisibile.

Secondo Amatetti si è costituita un' Unione disomogenea nel senso che Vimercate è troppo
Carlo Amatetti - Cinquestelle Vimercate
grande per gli altri comuni. Le sue capacità di spesa sono superiori e quindi è inconciliabile con le modeste capacità degli altri. I
noltre, i frutti concreti non ci sono stati, in particolare per Vimercate, che ha visto peggiorato e non migliorato, pur pagando di più, il servizio di Polizia locale.

Si è costruita,  un’unione irrealizzabile, perché di Comuni di dimensioni diverse. 
Solo con comuni omogenei si poteva dare all'Ente "una chance concreta di sopravvivenza". 

Quindi, anche questa storia, si presenta come un interessante banco di prova per il Movimento Cinquestelle di Vimercate. 


Insieme alla questione CEM  è,  a mio modesto parere, un elemento dirimente per capire quale sarà il destino politico amministrativo dell'espressione geografica "Territorio del Vimercatese".


Sarà interessante seguire gli sviluppi della vicenda, memori che raramente in politica si fanno "parti uguali tra disuguali". 


Credo che il Consigliere Capogruppo Amatetti, a suo modo, lo abbia saputo spiegare molto bene!


Ma allora, perchè i cinquestelle non l'hanno affossata subito?

Forse perchè dove non può la politica può la paura o un presunto senso di responsabilità?

Non ci resta, come al solito, che attendere.

emmesse








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