giovedì 15 settembre 2016

Signora bionda dei Ciliegi - 1983 - Ivan Graziani.

Un cammeo ben riuscito di parole e musica.
Era il 1983 quando il pubblico conobbe questa canzone di Ivan Graziani che raccontava di un "gioco crudele di agosto". 

La storia di un uomo che rivisita un luogo della sua memoria in cui visse da adolescente un'esperienza straordinaria, per ritornare a  "respirare la vita vissuta con una misteriosa e affascinante signora tanto più grande di lui".
Bella, sensuale, romantica, raffinata e dolcissima. Peccato non conoscerla.

Signora Bionda dei Ciliegi.
Ivan Graziani - 1983
TESTO  

Come va? Sei ancora addormentata

                                    
citta' da sempre amata perduta e mai riconquistata

                             
E il ricordo e' cosi' lontano

             
di un bicchiere di spuma freddo nella mano

                
La villa e' li' davanti a me

                    
in quest’alba d’estate

prigioniera dentro la sua rete

                           
Ma quella rete scavalchero'

          
e se nessuno mi sente

           
vorrei ancora parlarle

                
perche' un segreto ho da dirle da dirle...

                       
Hey! Mi ascolti? ih... ih

                      
Villa bianca dei ciliegi

                  
accendi ancora le tue luci

      
per te per me eh eh eh

              
E rimandami ih  

                  
le immagini di allora

                      
lo stesso giorno la stessa ora

          
per respirare di nuovo la vita

                
vissuta con te...   

                 
Ecco ormai la porta che si e' aperta

                 
che silenzio intorno nel grande specchio

                   
si riflette il giorno    

        
La signora chissa' dov’e'

                
la signora che era purtroppo

   
tanto piu' grande di me

                  
Davanti a quel divano dannunziano

           
risento la sua mano

          
Io spaventato rimanevo li'  

                
gli occhi sgranati a sentir quei si

            
fra il piacere e il terrore

   
l’odio e l’amore

           
E termino' troppo presto quel gioco crudele d’agosto

                       
Hey! Mi ascolti? ih... ih

                       
Signora bionda dei ciliegi

                  
accendi ancora quelle luci

     
per me per me eh eh eh

            
E ridammi ih ih ih... ih...

                   
quello che ho perduto

                               
che lungo gli anni non ho piu' trovato

           
Per respirare di nuovo la vita          
Per respirare di nuovo la vita

                     
vissuta con (te) I libri sotto braccio Dio!

Adesso come faccio?

   
si signora dopo i compiti

                  
di scuola alle cinque il the a casa sua non manchero'

      
per me per te eh eh eh uh... uh...

     
I libri sotto braccio Dio!

Adesso come faccio?

   
si signora dopo i compiti

                  
di scuola alle cinque il the a casa sua non manchero'

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